Stefano Patuanelli: il ministro per lo Sviluppo Economico ha parlato in Senato dello stabilimento Whirlpool di Napoli (“Ora imprenditore serio, la strada c’è”).
Mentre si susseguono le proteste dei 430 operai dopo che nella giornata di sabato 31 ottobre è ufficialmente terminata la produzione di lavatrici nello stabilimento Whirlpool di Napoli, di questa vicenda è tornato a parlare il ministro per lo Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli.
Lo ha fatto durante il questioni time in Senato, col ministro che ha sottolineato che “lo stipendio è garantito fino al 31 dicembre”. Inoltre, il Governo è al lavoro per trovare “un imprenditore serio che voglia investire in quella fabbrica e metteremo a sua disposizione tutti. Credo che la strada ci sia e le interlocuzioni che abbiamo in questo momento sono fondate e serie”. Su quanto accaduto, Patuanelli ricorda che “abbiamo fatto il possibile per far restare Whirlpool a Napoli, oggi dobbiamo fare il possibile e sono certo che ci riusciremo perché quelle persone non perdano il lavoro ma rimangano operative in quello stabilimento anche se con un altro gruppo e con un altro prodotto”.
Inoltre, “gli investimenti fatti su quello stabilimento sono stati tanti negli anni da parte di Whirlpool, le linee sono all’avanguardia. Evidentemente è stato sbagliato il prodotto ma allora per risolvere il problema non è che si chiude ma si cambia e su questo c’è stata molta disponibilità da parte del governo ad accompagnare questo momento, e nonostante l’interessamento diretto del presidente del consiglio, ciò non è servito a convincere Whirlpool a tornare sui propri passi.
Abbiamo messo a disposizione la decontribuzione al 30% della norma Provenzano, 20 milioni di euro sono stati messi a disposizione dalla Regione Campania, c’è la possibilità di un contratto di sviluppo, ci sono incentivi per supportare impianti, macchinari e licenze per un minimo da 20 milioni e abbiamo dato ampia disponibilità a usare queste risorse. Ci sono -conclude il ministro- gli investimenti in ricerca e sviluppo, i benefici fiscali sotto forma di credito di imposta, c’è il nuovo fondo del Mise sulla salvaguardia dei livelli occupazionali, i prestiti Sace”.