Whirlpool: nell’ultimo tavolo al Mise, l’azienda ha sottolineato che “gli approfondimenti condotti dimostrano l’insostenibilità della produzione di lavatrici” nello stabilimento di Napoli.
Nell’ultimo incontro al Mise sulle sorti dello stabilimento Whirlpool di Napoli, l’azienda ha sottolineato che gli incentivi sono insufficienti per continuare la produzione di lavatrici, motivo per cui l’unica strada è quella della riconversione: “Dare una nuova missione allo stabilimento di Napoli rimane l’unica soluzione percorribile per mantenere i massimi livelli occupazionali, la continuità industriale e garantire al sito un futuro sostenibile nel medio e lungo periodo. In questo contesto -riporta “Il Mattino”- Whirlpool è impegnata sin d’ora a confermare i diritti acquisiti, le tutele reali e il livello retributivo per tutti i dipendenti”. Per i vertici italiani della multinazionale “le capacità industriali e manifatturiere di Napoli e il suo posizionamento logisticamente strategico, saranno alla base di questa nuova missione che prevede lo sviluppo di un prodotto per due settori di mercato in rapida crescita, in cui l’Italia occupa un ruolo di rilievo anche in termini di attrazione di investimenti”.
Le tre opzioni erano: nuovi ed ulteriori investimenti nel settore Premium; il trasferimento della produzione dall’estero ed una nuova missione per lo stabilimento di Napoli. Il tutto dopo l’annuncio da parte del Mise di misure di decontribuzione pari a 17 milioni di euro in 15 mesi legate ai contratti di solidarietà. “Gli approfondimenti condotti – si legge in una nota – dimostrano l’insostenibilità della produzione di lavatrici a Napoli: l’unica soluzione sostenibile è il progetto di riconversione“.
“Siamo certi – ha dichiarato Luigi La Morgia, ad per l’Italia di Whirlpool – che la nuova missione rappresenti un’importante opportunità di crescita per il sito di Napoli. Il prodotto è altamente innovativo, strategico per il futuro di lungo termine dello stabilimento e ha già ricevuto diversi riconoscimenti da autorità nazionali e internazionali e dalle Nazioni Unite. Whirlpool ha confermato oggi il suo impegno a supportare i lavoratori in questa transizione, in virtù della solidità del progetto industriale che, a fronte di un successo a livello internazionale, ora guarda con grande interesse all’Europa e al nostro Paese. Siamo pronti a illustrarne tutti i dettagli già nel prossimo incontro, che auspichiamo sia convocato a inizio del mese di settembre”.
Stabilimento Whirlpool di Napoli, Fiom sull’analisi dell’azienda: “Assolutamente insufficiente”
Per Barbara Tibaldi, della segreteria nazionale della Fiom, “siamo di fronte ad un’analisi assolutamente insufficiente illustrata dall’azienda, abbiamo dato a Whirlpool i compiti per le vacanze, e cioè di mettersi a lavorare ad un piano quinquennale, per il periodo 2020-24, che porti a rendere sostenibile quella che rappresenta per noi l’unica soluzione possibile alla vertenza: continuare a produrre a Napoli l’alta gamma di lavatrici e affiancando a questo qualche altra produzione riportata dall’estero per saturare i livelli occupazionali. La nostra posizione – conclude Tibaldi nella nota– è stata supportata dal Ministero, che ci ha affiancato nel chiedere a Whirlpool un’analisi più efficace e dettagliata, da riportare nel prossimo incontro che si terrà nei primi giorni di settembre nella stessa sede”.