Nell’ultimo incontro al Mise sulle sorti dello stabilimento Whirlpool di Napoli, l’azienda ha sottolineato che gli incentivi sono insufficienti per continuare la produzione di lavatrici, motivo per cui l’unica strada è quella della riconversione: “Dare una nuova missione allo stabilimento di Napoli rimane l’unica soluzione percorribile per mantenere i massimi livelli occupazionali, la continuità industriale e garantire al sito un futuro sostenibile nel medio e lungo periodo.
Le tre opzioni erano: nuovi ed ulteriori investimenti nel settore Premium; il trasferimento della produzione dall’estero ed una nuova missione per lo stabilimento di Napoli. Il tutto dopo l’annuncio da parte del Mise di misure di decontribuzione pari a 17 milioni di euro in 15 mesi legate ai contratti di solidarietà. “Gli approfondimenti condotti – si legge in una nota – dimostrano l’insostenibilità della produzione di lavatrici a Napoli: l’unica soluzione sostenibile è il progetto di riconversione“.
“Siamo certi – ha dichiarato Luigi La Morgia, ad per l’Italia di Whirlpool – che la nuova missione rappresenti un’importante opportunità di crescita per il sito di Napoli. Il prodotto è altamente innovativo, strategico per il futuro di lungo termine dello stabilimento e ha già ricevuto diversi riconoscimenti da autorità nazionali e internazionali e dalle Nazioni Unite.
Per Barbara Tibaldi, della segreteria nazionale della Fiom, “siamo di fronte ad un’analisi assolutamente insufficiente illustrata dall’azienda, abbiamo dato a Whirlpool i compiti per le vacanze, e cioè di mettersi a lavorare ad un piano quinquennale, per il periodo 2020-24, che porti a rendere sostenibile quella che rappresenta per noi l’unica soluzione possibile alla vertenza: continuare a produrre a Napoli l’alta gamma di lavatrici e affiancando a questo qualche altra produzione riportata dall’estero per saturare i livelli occupazionali.
Articolo pubblicato il: 2 Agosto 2019 11:25