mercoledì, Dicembre 25, 2024

Whirlpool chiude lo stabilimento di Napoli, scatta lo sciopero dei lavoratori

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

I sindacati incontreranno il 4 giugno il ministro del lavoro Luigi Di Maio dopo l’annuncio della chiusura dello stabilimento Whirlpool di Napoli in via Argine, che lascerà senza lavoro 420 operai.

Whirlpool annuncia la chiusura dello stabilimento di Napoli in via Argine, dove attualmente sono in forza circa 420 lavoratori. Lo comunicano i sindacati dopo un incontro di coordinamento nazionale di questa mattina a Roma tra Whirlpool e Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm. All’ordine del giorno c’era la presentazione del profit plan.

“Durante l’incontro – spiega la Fim – l’azienda ha confermato il trend positivo dei volumi per i siti di Cassinetta, Melano, Comunanza, Siena, e confermato che la reindustrializzazione dell`area di Teverola a Caserta dove al momento sono stati riassunti 15 lavoratori a cui seguiranno, hanno riferito i vertici, altre 60 assunzioni. Mentre su Napoli, dove attualmente sono in forza circa 420 lavoratori, l’azienda ha annunciato la chiusura e il licenziamento di tutti i lavoratori. Secondo i vertici aziendali, la profittabilità del sito, nonostante gli investimenti che in questi anni sono di circa 70 milioni, resta sotto la media del gruppo e quindi non più sostenibile”.

Le parole dei sindacati

L’annuncio, sottolinea il sindacato, “è arrivato senza nessun preavviso, di fatto una scelta unilaterale a cui abbiamo risposto immediatamente, dichiarando per l’intera giornata di oggi uno sciopero di 8 ore, su tutti i turni in tutti i siti del gruppo”.

E si terra’ il 4 giugno l’incontro sulla vicenda al Ministero dello Sviluppo Economico, tavolo chiesto dai sindacati dopo l’annuncio dell’azienda. “Diamo per scontato che il Governo chieda a Whirlpool di rispettare l’accordo sottoscritto il 25 ottobre 2018 in sede istituzionale -affermano Fiom Fim Uilm Uglm che oggi dopo la riunione sulla verifica dell’accordo quadro di ottobre relativo al piano industriale 2019-21 si sono recati al mise chiedendo l’intervento dell’esecutivo – non solo per elementari esigenze di tutela dei lavoratori, ma anche perche’ di quell’accordo fu sottoscrittore anche lo stesso Ministro. Subito dopo l’annuncio da parte di Whirlpool della decisione di chiudere Napoli -spiega una nota unitaria – una delegazione sindacale si e’ recata al MiSe, per chiarire la gravita’ della situazione e ottenere la convocazione del tavolo. Assemblee e scioperi sono stati indetti in tutti gli stabilimenti del gruppo. Qualsiasi ipotesi di modifica del piano e di chiusura di chiusura di stabilenti – concludono i sindacati – e’ per noi inaccettabile”.

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