Whirlpool: secondo blocco stradale in pochi giorni dei lavoratori in via Argine. Protesta per le voci su una cordata pronta ad acquisire la sede partenopea.
Dopo quello di giovedì 6 giugno, i lavoratori della Whirlpool di Napoli hanno svolto un sit in via Argine, bloccando la strada nei pressi dello stabilimento che l’azienda intende cedere.
La nuova protesta è sorta dopo le indiscrezioni che prevedono cordate per acquisire la sede partenopea dell’azienda: “I lavoratori dello stabilimento Whirlpool di Napoli – commenta Antonio Accurso, leader della Uilm Campania – continuano le loro iniziative di protesta contro il progetto della Whirlpool di abbandonare il sito manifestando il proprio dissenso attraverso un corteo sulla via Argine vicino all’ubicazione del proprio stabilimento anche a seguito delle insistenti voci di stampa e informazione per cui ci sarebbero progetti di reindustrializzazione già in corso. I lavoratori – conclude Accurso – pretendono il rispetto degli accordi firmati al Governo e si aspettano che tutte le forze politiche spingano in quella direzione. Altre ipotesi verrebbero viste come un tradimento della fiducia riposta”. Dopo le 14, i lavoratori sono rientrati in fabbrica.
Nella giornata di mercoledì 12 giugno, si prevede inoltre un nuovo esodo a Roma da parte dei lavoratori in occasione del nuovo, delicatissimo incontro al Mise (specialmente dopo le scintille tra il ministro Luigi Di Maio e i vertici dell’azienda). Su uno dei muri adiacenti l’entrata della fabbrica, stamattina erano già centinaia le firme di coloro i quali hanno garantito la presenza al presidio romano.
Intanto, domani alle ore 14 alla Sala dei Baroni del Maschio Angioino si riunirà il Consiglio Comunale straordinario convocato dalla Conferenza dei capigruppo, con Cgil, Cisl e Uil che hanno convocato per l’occasione i direttivi provinciali. Il documento che sarà approvato al termine del Consiglio sarà portato in fabbrica da una delegazione di consiglieri.
Il Consiglio della VI Municipalità Barra-Ponticelli-San Giovanni a Teduccio nell’esprimere, in un ordine del giorno, “piena vicinanza e solidarietà ai lavoratori, impegna le parti coinvolte nelle trattative, di intraprendere tutte le azioni possibili per il rispetto dell’accordo quadro del 25 ottobre 2018, scongiurando nel contempo la chiusura definitiva del sito di Napoli”.