Whirlpool: gli operai dello stabilimento di via Argine (in cui la produzione di lavatrici è terminata lo scorso 31 ottobre) ancora in protesta dopo la chiusura.
Nella giornata di sabato 31 ottobre, è ufficialmente terminata la produzione di lavatrici nello stabilimento Whirlpool di Napoli, che è stato chiuso dopo l’annuncio dei vertici italiani della multinazionale americana. Eppure, dopo più di un anno e mezzo di lotta tra tante incertezze e tenendo fede allo slogan Napoli non molla, i 430 operai dello stabilimento di via Argine non si arrendono ad un destino che sembra ormai scritto.
Stamattina, i lavoratori hanno infatti protestato presso la stazione Centrale di Napoli: “Quanto sta accadendo – spiega all’Ansa il segretario generale della Uilm Campania, Antonio Accurso- è inaccettabile. L’azione di governo non può limitarsi ad una telefonata in cui si prende atto che la multinazionale non intende rispettare gli accordi, soprattutto se questo avviene in piena pandemia costringendo i lavoratori di Napoli a protestare in un momento di difficoltà e di precarietà per sé stessi e per le persone coinvolte dalle proteste”.
Le proteste andranno avanti, visto che, tra l’altro, nella giornata di giovedì 5 novembre ci sarà uno sciopero generale di quattro ore a Napoli da parte di tutti i settori produttivi nell’area metropolitana, con manifestazione in Piazza Dante: la mobilitazione è stata proclamata da Cgil, Cisl e Uil.
Foto in evidenza: pagina Facebook “Uilm Campania”
Articolo pubblicato il: 3 Novembre 2020 16:34