A Faicchio, piccolo borgo dell’entroterra campano alle falde dell’Appennino meridionale, è nata l’Azienda Agricola Zacà: qui si produce la Canapa bio.
“Coltiviamo cannabis sativa, ‘canapa bio’, nel modo più naturale possibile: seguendo i canoni dell’agricoltura sinergica”, spiega Gianluca che nel marzo 2018, insieme alla sua compagna, ha dato vita a questo progetto.
“Abbiamo iniziato a parlarne tra fine febbraio e inizio marzo, mettendo sempre al centro del discorso il rispetto per l’ambiente e l’amore per il territorio sul quale siamo cresciuti. La coltivazione della pianta di canapa, infatti, speriamo sia solo l’inizio. Il tutto rientra in una cornice più ampia, che vede la nostra azienda anche come luogo di informazione, aggregazione e condivisione sociale.
Questo project racchiude la nostra idea di Canapa Utile e la nostra mission aziendale, che mira ad un tipo di agricoltura “umana” e sostenibile come punto di partenza per la valorizzazione territoriale e culturale di questi luoghi. Non a caso stiamo organizzando, in occasione della semina 2019, il Piantiamola day”.
Riprendendo i terreni di Nonno Carmine, questa giovane coppia si è lasciata alle spalle due lauree e tanti viaggi, per ritrovarsi nella semplicità di quello che già possedevano: la passione per il territorio e l’amore per la genuinità delle piccole cose.
“Produciamo e commercializziamo solo le nostre infiorescenze, senza semi e interamente lavorate a mano” – continua Sara – “Seguiamo personalmente ogni singola pianta, dalla semina alla concia. E così vogliamo continuare: quando qualcuno decide di acquistare un nostro prodotto, ci piace l’idea che questo riesca ad esprimere tutto l’impegno che c’è dietro.
Coltivare secondo i metodi dell’agricoltura sinergica non è per nulla facile, ma ci permette di offrire ai nostri clienti quella stessa naturalità che noi stessi ricerchiamo quotidianamente. Anche il nostro shop online rispecchia quest’idea: non vogliamo essere un’azienda qualunque, che vende semplicemente un prodotto. Vogliamo creare un legame tra la nostra terra e chi decide di darci fiducia”.