mercoledì, Novembre 27, 2024

La Curcuma, lo zafferano delle Indie che aiuta la memoria

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Patrizia Zinno
Patrizia Zinnohttps://www.2anews.it
Patrizia Zinno è biologa nutrizionista napoletana e ha lavorato per circa 20 anni presso centri di Diabetologia, di Dialisi, Ematologia e Chimica Clinica. Ora insegna Scienza e Cultura dell’Alimentazione nella Scuola Alberghiera di Scampia.

La curcuma è considerata una delle spezie più miracolose e già anticamente faceva  parte dei tantissimi  medicamenti vegetali menzionati in una serie di trattati medici orientali.

La curcuma è un rizoma di colore giallo,  ricca di proprietà, utilizzata da oltre 5mila anni nella medicina ayurvedica come antinfiammatorio depurativo contro la dissenteria e l’artrite. Ne esistono più di novanta specie, ma quella che viene utilizzata in questi casi è  la Curcuma longa ( nome botanico) o zafferano delle indie (molto spesso indicata come curcuma senza altre specificazioni), una spezia originaria dell’Asia , India ed Indonesia. Il principio attivo più importante è la curcumina che presenta potenti proprietà antiossidanti, in grado di neutralizzare i radicali liberi (sostanze tossiche per il nostro organismo responsabili dei processi di invecchiamento cellulare) e bloccare la crescita di cellule tumorali facendole morire.

La Curcuma, lo zafferano delle Indie che aiuta la memoriaLe qualità antinfiammatorie e  antisettiche,  la rendono quasi indispensabile, non bisogna però superare la dose massima giornaliera che è di circa tre grammi.  C’è un motivo per conoscerla meglio.  La curcuma fa migliorare la memoria e l’umore.  Ecco perché in India ci sarebbero  meno malati di Alzheimer e migliore attenzione cognitiva.

La ricerca condotta da studiosi dell’Università della California e pubblicata sull’American Journal of Geriatric Psychiatry ha permesso di scoprire la funzionalità della curcumina presente nella radice che ha delle importanti proprietà. Gary  Small il primo autore dello studio:- Sono stati coinvolti nello studio circa 40 adulti tra i 50 e i 90 anni, divisi in due gruppi,  che presentavano  lievi disturbi della memoria.  Ad uno, è stato dato un placebo e all’altro 90 milligrammi di curcumina, per due volte al giorno per 18 mesi. Il gruppo che aveva utilizzato la curcuma aveva manifestato risultati migliori del 28% al Test della memoria,  lieve miglioramento dell’umore e riduzione della infiammazione cerebrale,  collegata sia alla malattia di Alzheimer  che  alla depressione.  Gli studi sono stati molto interessanti ed hanno permesso di conoscere tutte le  proprietà benefiche della spezia e continueranno, per poter confermare i risultati seguendo  persone che presentano invece una leggera depressione.

La Curcuma, lo zafferano delle Indie che aiuta la memoriaLa curcuma è considerata una delle spezie più miracolose e già anticamente faceva  parte dei tantissimi  medicamenti vegetali menzionati in una serie di trattati medici orientali, risalenti a circa 3000 anni prima della nascita di Cristo.
Infatti rappresenta  uno dei principali componenti della medicina tradizionale indiana, la medicina ayurvedica e di quella cinese.

Secondo questa medicina, questa radice è oro, un alimento  dalle proprietà terapeutiche per l’organismo e viene utilizzata per prevenire e trattare una grande varietà di patologie quali:  utile nel trattamento della cattiva digestione, migliora la funzionalità del fegato favorendo la produzione di bile, contribuisce ad eliminare il colesterolo cattivo, curare il diabete e l’artrite ed in particolar modo le malattie della pelle, tra cui l’eczema e l’herpes zoster.

E’ protagonista nella cucina Indiana e Pakistana. Ha un sapore piccante e leggermente amarognolo ed un odore simile alla senape.  L’aroma invece ci ricorda quello dello zenzero, leggermente pungente, infatti fanno parte della stessa famiglia botanica.

a cura della dott.ssa Patrizia Zinno

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