“Mani fredde cuore caldo”, dice il detto. Al proverbio ora replica la scienza: mani fredde dipende dalla poca massa muscolare.
La causa delle mani fredde potrebbe dipendere dalla minor massa muscolare. Ad evidenziarlo è uno studio effettuato dall’Università di Cambridge, nel Regno Unito, pubblicato su American Journal of Physical Anthropology. L’esperimento, condotto da un team di specialisti in antropologia biologica, viene descritto come “il primo del genere”.
Ha coinvolto 114 volontari di età compresa fra i 18 e i 50 anni, disposti a immergere le mani nell’acqua ghiacciata per 3 minuti. Attraverso una telecamera termica, gli scienziati hanno misurato in quanto tempo le estremità così raffreddate ritornavano ‘a temperatura’. Hanno inoltre analizzato la composizione corporea dei volontari, osservando che quelli con più muscoli riuscivano a riscaldarsi prima. “Il nostro corpo – ne deduce Payne – è un sorprendente sistema dinamico che utilizza il muscolo per generare calore utile a mantenere alla giusta temperatura l’intero organismo, mani comprese“.
I ricercatori hanno scoperto che tutto dipende dalla massa muscolare e dalla conformazione della persona e non della massa corporea o del grasso come si pensava fino ad oggi. Il ruolo vitale è nella muscolatura e quando fa freddo ci sono alcune parti del corpo umano dove esiste un ampio rapporto “ superficie-volume” che è più difficile mantenerle in equilibrio termico. Le signore e anche i bambini hanno meno massa muscolare rispetto agli uomini e quindi più facilmente mani fredde.
La funzione del muscolo è di isolante con il freddo. La bassa temperatura insieme all’umidità dell’aria ha la capacità di penetrare all’interno dei nostri tessuti corporei e modificare il corretto metabolismo cellulare. In questo modo avviene una vasocostrizione nei tessuti muscolari che rivestono il nostro corpo, che fa diminuire l’apporto di sangue e rende più difficile la loro azione.
I muscoli contribuiscono a regolare la temperatura del corpo e lavorano anche quando meno te lo aspetti. Quando fa molto freddo, le fibre muscolari si contraggono grazie a impulsi cerebrali involontari, una sorta di scosse elettriche che il cervello invia per produrre calore e mantenere la temperatura corporea a 37 °C. In pratica, è il meccanismo che sta alla base dei brividi. Inoltre se si ha tanta massa magra e poco tessuto adiposo, il corpo è in grado di proteggersi meglio dal freddo bruciando, ovviamente, anche più calorie.