mercoledì, Aprile 2, 2025

“Donne Madonne e Lazzare” di Daniela Marra alla Chiesa di Sant’Aniello a Caponapoli

Venerdì 29 Aprile alle ore 21:00 andrà in scena, presso la Chiesa di Sant’ Aniello a Caponapoli, lo spettacolo suggestivo “Donne Madonne e Lazzare” di Daniela Marra.

Tra i molteplici eventi che in questo fortunato periodo si stanno susseguendo qui a Napoli, voglio segnalare un particolare spettacolo che si svolgerà presso la Chiesa di Sant’Agnello Maggiore, detta anche Sant’Aniello a Caponapoli o Santa Maria Intercede, uno dei monumenti più preziosi e importanti della città, a pochi metri dal Museo Nazionale.

L’evento si propone di raccontare, attraverso il canto, la narrazione e il dialogo, i pensieri, le riflessioni e le storie delle donne-muse della Canzone Napoletana, unico patrimonio mondiale che si è sviluppato a Napoli dagli inizi dell’Ottocento, fino all’immediato secondo dopoguerra.

Tralasciando l’importanza e l’enorme sviluppo che la Canzone Classica Napoletana ha avuto nel corso di quel fecondo periodo che ho appena citato e che tutto il mondo ci invidia, questo spettacolo rappresenta un nuovo punto di vista sulle canzoni che le vedono protagoniste e soprattutto sul modo in cui sono state “cantate” dai poeti innamorati, infatti tutti i testi delle canzoni classiche napoletane sono senza dubbio delle vere e proprie poesie, scritte daVenerdì 29 Aprile alle ore 21:00 andrà in scena, presso la Chiesa di Sant’ Aniello a Caponapoli, lo spettacolo suggestivo “Donne Madonne e Lazzare” di Daniela Marra.

Tra i molteplici eventi che in questo fortunato periodo si stanno susseguendo qui a Napoli, voglio segnalare un particolare spettacolo che si svolgerà presso la Chiesa di Sant’Agnello Maggiore, detta anche Sant’Aniello a Caponapoli o Santa Maria Intercede, uno dei monumenti più preziosi e importanti della città, a pochi metri dal Museo Nazionale.

L’evento si propone di raccontare, attraverso il canto, la narrazione e il dialogo, i pensieri, le riflessioni e le storie delle donne-muse della Canzone Napoletana, unico patrimonio mondiale che si è sviluppato a Napoli dagli inizi dell’Ottocento, fino all’immediato secondo dopoguerra.

Tralasciando l’importanza e l’enorme sviluppo che la Canzone Classica Napoletana ha avuto nel corso di quel fecondo periodo che ho appena citato e che tutto il mondo ci invidia, questo spettacolo rappresenta un nuovo punto di vista sulle canzoni che le vedono protagoniste e soprattutto sul modo in cui sono state “cantate” dai poeti innamorati, infatti tutti i testi delle canzoni classiche napoletane sono senza dubbio delle vere e proprie poesie, scritte da autori del calibro di Libero Bovio, di Salvatore Di Giacomo, di Ferdinando Albano, di Edoardo Nicolardi e così via, che hanno celebrato l’amore, la passione, il dolore, la nostalgia, l’emigrazione di un popolo, quello napoletano, che ha saputo sempre vincere le avversità attraverso l’impegno, la costanza e l’amore, motori insostituibili della più profonda filosofia partenopea.

Pertanto questo spettacolo vuole esaltale queste doti insite nel popolo napoletano, attraverso la figura fondamentale, energica e materna della femmena napulitana, che in questo contesto diventa un significativo eco mitico e antropologico della sirena, della sibilla e della musa, tutte ispiratrici di valori antichi e nobili e di sentimenti profondi e autentici che animano da secoli la nostra preziosa Canzone Classica Napoletana.

Voglio inoltre aggiungere che la location scelta per questo suggestivo evento, è una delle chiese più antiche di Napoli, sorta nell’area appartenente all’acropoli della Neapolis greca, e pertanto è una delle testimonianze più significative del centro antico di Napoli, inoltre la storia di questa chiesa è legata a quella di Sant’Agnello, vescovo di Napoli nel VI secolo, e compatrono della città insieme a San Gennaro.

L’evento dunque ci offre anche la possibilità di scoprire un nuovo luogo di cultura che, qui a Napoli, non tutti conoscono così bene, unito al piacere di ascoltare le immortali melodie e le struggenti poesie della Canzone Classica Napoletana.

A tal proposito ed elogiando il lavoro di tutti gli artisti che hanno contribuito alla realizzazione di tale spettacolo, tuttavia voglio soffermarmi sulla bravura artistica e sulla voce delicata e possente della cantante Francesca Curti Giardina, che da sempre interpreta con passione e rigore invidiabili questi capolavori immortali che hanno reso Napoli famosa in tutto il mondo, interpretate anche dai più celebri tenori internazionali, inoltre ho già avuto l’onore e il piacere di ascoltare l’artista citata in altrettante performance canore, che hanno sempre riscosso un grande successo.

Autore: Daniela Marra

Regia: Guido Liotti

Voce: Francesca Curti Giardina,

Chitarra: Nicola Campanile

Mandolino: Giovanni Leonetti

Movimenti coreografici: Marta Michetti

Voci fuori campo: Maria Gabriella Tinè e Livia Bertè

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