domenica, Marzo 23, 2025

Sciopero trasporti a Napoli domenica 9 febbraio, le fasce di garanzia Anm

Possibili disagi per turisti e pendolari a causa di uno sciopero dei trasporti: ecco le fasce di garanzia comunicate da Anm.

Anm informa che domenica 9 febbraio l’Organizzazione Sindacale USB proclama la prima azione di sciopero di 4 ore dei lavoratori Anm, dalle 12.45 alle 16.45. L’eventuale interruzione del servizio verrà gestita nel rispetto delle fasce di garanzia con le seguenti modalità:

Linee di superfice:(tram, bus, filobus) le ultime partenze vengono effettuate 30 minuti prima dell’inizio dello sciopero e riprendono circa30 minuti dopo la fine dello sciopero.

Metro Linea 1: ultima corsa mattinale da Piscinola ore 12.10, da Garibaldi ore 12.10, riprende con prima corsa da Piscinola ore 17.00, da Garibaldi ore 17.50 .

Metro Linea 6: ultima corsa da Mostra ore 12.24, ultima corsa da Municipio ore 12.30.

Funicolari: Mergellina, Centrale, Chiaia e Montesanto: ultima corsa del mattino garantita alle ore 12.30. Il servizio riprende con la prima corsa delle ore 17.00 .

Motivazioni dello sciopero:
•  Contro il rifiuto di ANM di fornire il presenziamento di guardie giurate o il doppio agente, in tutte le stazioni, spesso teatro di atti vandalici e violenza generalizzata ad opera di balordi, con particolare riguardo alle giornate di prolungamento.•  Contro la manifesta fermezza aziendale di NON voler riconoscere in busta paga il 100% dei prossimi rinnovi economici previsti dal CCNL al personale Operatore di Esercizio idoneo e riqualificato in altre mansioni con parametro più basso.

La volontà aziendale è quella, dunque, di applicare in modo discrezionale ed arbitrario l’ipotesi di accordo 3 luglio 1986 sul trattamento economico del personale INIDONEO, ovvero, riconoscendo ai lavoratori ex Operatori di Esercizio solo il 50% degli aumenti retributivi contrattuali nazionali ed aziendali fino a totale assorbimento dell’ad personam.

Una modalità di trattamento assolutamente discriminante e penalizzante rispetto a quanto in passato avvenuto in azienda, comportando, di fatto, l’impoverimento dei salari e il blocco degli stipendi del personale ex autista, migrato verso le stazioni della metropolitana e funicolari dopo lunghi decenni di guida effettuati dietro al volante del proprio autobus.

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