Il 29enne avrebbe partecipato all’omicidio di un esponente di spicco del clan Mazzarella per vendetta nei confronti degli autori dell’assassinio del baby boss della cosiddetta “Paranza dei bambini” Emanuele Sibillo.
Oggi, presso il carcere di Prato, i militari di Castello di Cisterna (Napoli) hanno dato esecuzione a una misura cautelare personale (1 o.c.c. in carcere), emessa dal Gip del tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura Distrettuale Antimafia, nei confronti del 29enne Francesco Pio Corallo (già detenuto per altra causa), gravemente indiziato dei reati di omicidio aggravato dalle modalità mafiose, detenzione e porto illegale di armi comuni da sparo in luogo pubblico. L’uomo avrebbe partecipato all’omicidio di De Bernardo Vincenzo, esponente di spicco del clan “Mazzarella” di Napoli, avvenuto all’interno del rione parco San Sossio a Somma Vesuviana, l’11 novembre del 2015, in qualità di autista del mezzo utilizzato dal gruppo di fuoco.
Le indagini, iniziate subito dopo l’omicidio, hanno consentito di identificare esecutori e mandanti (7 totali, di cui 6 già tratti in arresto) dell’omicidio di De Bernardo, commesso all’interno del rione parco San Sossio di Somma Vesuviana l’11 novembre del 2015. Dalle indagini è emerso che l’omicidio fu compiuto per vendetta nei confronti degli autori dell’assassinio di Sibillo Emanuele. Infatti De Bernardo Vincenzo sarebbe stato responsabile di aver fornito riparo al nipote De Bernardo Roberto il quale, affiliato al gruppo “Buonerba”, si era reso coautore dell’omicidio.